Novità legge di bilancio 2018: credito d’imposta sul 50% dei costi di quotazione AIM. Stanziati 80 milioni di euro per le IPO fino al 2020
E’ passato un anno dall’introduzione dei Pir, i piani individuali di risparmio lanciati nel 2017 per far confluire i risparmi dei privati verso le Pmi. Il saldo netto dei Pir nel corso dell’intero 2017 secondo quanto rilevato dal Sole 24 Ore ammonta a 10 miliardi, il dato ufficiale di assogestioni, aggiornato allo scorso 30 settembre 2017, indica una raccolta di 7,5 miliardi; in ogni caso, è da considerarsi un trend molto positivo. Quest’anno, grazie alle risorse stanziate nell’ultima legge di bilancio 2018, le piccole e medie imprese potranno cogliere nuove opportunità e aprirsi al mercato dei capitali per crescere, per fare acquisizioni, per internazionalizzarsi, per dare più visibilità all’eccellenza del proprio made in Italy. La legge di bilancio 2018 ha approvato il credito di imposta sul 50% dei costi di consulenza sostenuti per la quotazione in borsa delle PMI fino al 31 dicembre 2020. La misura complessiva ammonta a 80 milioni di euro nel triennio 2019-2021, per un importo massimo di 500.000 euro in azienda. La manovra va a completare il pacchetto di incentivi “Finanza per la crescita”, che prevede strumenti per agevolare l’accesso delle imprese alla finanza, incentivare la capitalizzazione delle imprese e promuovere un ambiente più favorevole agli investimenti produttivi. La previsione futura delle Pmi che si quoteranno in borsa è di 60/70 imprese ogni anno.
